Panic Buying: Comportamenti di Accumulo e le loro Cause

È nelle prime ore di un sabato pomeriggio che comincia a correre veloce sui social la notizia del nuovo colore rosso di cui si tinge la nostra provincia. Di poche ore precedenti è la comunicazione della stessa sorte per la vicina Campania. Ad un anno di distanza, eccoci di nuovo chiusi nelle nostre case. Ecco ripresentarsi anche fenomeni comportamentali già noti, come il “panic buying”. Questo fenomeno si verifica ogni qualvolta scoppia un’emergenza e si manifesta come una irresistibile frenesia da approvvigionamento, amplificando i bisogni primari sostenuti da ataviche paure. Le motivazioni dietro lo shopping impulsivo e compulsivo sono molteplici, ma un dato sembra essere costante: il boom di acquisti di alimenti da mettere in dispensa cresce con la preoccupazione. Con l’aumentare della preoccupazione, cresce il trend di acquisto dei “beni rifugio”, portandoci a comprare tutto in quantità maggiori.

Le Cause del Panic Buying

La paura di misure restrittive senza limiti temporali e quella di ammalarsi ci spingono ad accaparrarci beni con scadenza più lunga e acqua. In situazioni di emergenza, alcuni bisogni crescono, e nella nostra mente si fa strada la convinzione che possiamo gestire la paura attrezzandoci, procurandoci ciò che ci aiuterà a superare il momento. La percezione di ciò che accade intorno a noi spinge verso l’approvvigionamento. Tuttavia, può accadere che qualcuno diventi protagonista di scene di accaparramento esagerato, comportamento definibile come “panic buying”.

Fattori Psicologici e Sociali

La Nielsen (azienda che svolge sondaggi) ha identificato tre effetti che spingono la nostra corsa agli acquisti: l’effetto stock (acquisto di prodotti a lunga scadenza come riso e conserve), l’effetto prevenzione e salute (incremento di acquisto di salviettine igienizzanti), e l’effetto “resto a casa” (acquisto di alimenti come creme spalmabili dolci e pizza surgelata). L’accumulo irrazionale è un comportamento onnipresente durante disastri naturali e crisi umanitarie, influenzato da informazioni limitate, distorte ed esagerate che disturbano il giudizio delle persone e portano a comportamenti anomali.

Teorie Economiche

Stando ad alcune stime, durante la pandemia COVID-19, le persone nel Regno Unito, in Italia e in Australia si sono riversate nei negozi locali per cibo a lunga conservazione, medicinali, disinfettante per le mani e carta igienica. A differenza dell’accumulo di scorte innescato dalla promozione di un negozio, quello innescato da disastri contiene fattori più irrazionali e può essere trattato come un’azione di accumulo di scorte non convenzionale per ridurre le potenziali perdite. Teorie economiche come l’effetto di dotazione, la teoria delle merci e la teoria del prospetto spiegano questo fenomeno. Con informazioni limitate e poco tempo per pensare durante i disastri, la paura della scarsità diventa contagiosa e si diffonde rapidamente sui media, aumentando l’accumulo di scorte e l’accelerazione degli acquisti.

Bisogni Psicologici Fondamentali

Durante una crisi come COVID-19, l’accumulo di scorte irrazionale si collega a tre bisogni psicologici fondamentali: autonomia, parentela e competenza. Autonomia significa potere e scelta, interpretato come “riprendere il controllo” dal caos; parentela crea un senso di appartenenza, con lo stoccaggio come attività di gruppo piuttosto che individuale; competenza si ottiene quando l’acquisto dà la sensazione di essere più intelligenti e sicuri. È impossibile eliminare completamente il comportamento irrazionale di accumulo di scorte, ma possiamo alleviare gli effetti negativi con una migliore gestione delle informazioni e supporto psicologico.

L’aver modificato consumi e comportamenti a causa della pandemia di coronavirus lascerà una traccia permanente nel nostro stile di vita. Il commercio di prossimità è stato riscoperto, e molti hanno ripreso a fare più spesso alimenti in casa, riscoprendo sapori e gusti della nostra infanzia. Un supporto psicologico può aiutare le persone a capire come il comportamento individuale contribuisce al benessere della comunità.

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